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Sono molto felice di essere parte della RED Internacional de Cuentacuentos, rete internazionale di storytellers, 1300 narratori e narratrici distribuiti in 62 paesi.
E' sempre fondamentale poter conoscersi e confrontarsi tra colleghi, e ancor più in questo momento in cui le attività artistiche subiscono un nuovo fermo a causa della pandemia. Il sito del network offre anche moltissime risorse, tra storie, materiali, bibliografia, video, festival, blog, ed è fantastico poter vedere quanto sia viva ed effervescente la scena contemporanea della narrazione orale. Mentre scorrevo i contenuti del sito, ho trovato questa bellissima testimonianza dello scrittore cinese Mo Yan, tratta dal suo discorso in occasione della consegna del premio Nobel: Una volta un narratore è venuto al mercato e io sono sgattaiolato via per ascoltarlo. Mia madre non era contenta di me per aver trascurato le mie faccende. Ma quella notte, mentre cuciva vestiti imbottiti per noi sotto la debole luce di una lampada a cherosene, non potei trattenermi dal raccontare le storie che avevo sentito quel giorno. Dapprima ascoltò spazientita, poiché ai suoi occhi i narratori professionisti erano uomini dalla parlantina facile e con una professione incerta. Non usciva mai niente di buono dalle loro bocche. Ma lentamente si lasciò trascinare dal racconto delle storie e da quel giorno in poi non mi diede più lavori domestici il giorno di mercato, un permesso tacito di andare al mercato e ascoltare nuove storie. Come ricompensa per la gentilezza di mia madre e per dimostrare la mia memoria, le raccontavo le storie con vividi dettagli. Non ci volle molto per trovare insoddisfacente raccontare le storie di qualcun altro, quindi ho iniziato ad abbellire la mia narrazione. Dicevo cose che sapevo sarebbero piaciute alla mamma, persino cambiavo il finale di tanto in tanto. E lei non era l'unico membro del mio pubblico, che in seguito incluse le mie sorelle maggiori, le mie zie, persino mia nonna materna. A volte, dopo che mia madre aveva ascoltato una delle mie storie, mi chiedeva con voce piena di premura, quasi a se stessa: "Come sarai da grande, figliolo? Non è che ti guadagnerai da vivere con le chiacchiere?" . Mo Yan, da condizioni umilissime, impara a raccontare storie, poi diventa scrittore, e nel 2012 riceve il premio Nobel per la Letteratura. Che storia! Grazie! Muchas Gracias! a CuentaCuentos e alla sua rete di Storytellers!
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AuthorColtivo l'arte della narrazione orale o 'storytelling' come disciplina artistica e mezzo per comunicare con mondi diversi. Archives
March 2022
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